MILENA MEDU

“Art for art’s sake” o forse meglio usare il precedente latino dato che la nostra artista è romana “Ars Gratia Artis”. Con il motto recuperato in epoca romantica vogliamo introdurre una delle novità del roster Mold Records.

Milena Medu, romana classe ’89, è stato uno di quegli incontri accidentali che portano a qualcosa di grande. Un “colpo di fulmine” se vogliamo. Nella sua pagina social possiamo leggere “voce in prestito” ed è proprio così che è avvenuta la scoperta. Ascoltando alcuni inediti giunti a Mold tramite altri canali artistici, abbiamo notato per l’appunto questa “voce in prestito” incredibilmente caratteristica.

Era inevitabile cercare a tutti i costi di prendere parte a questo progetto musicale di incredibile portata. Le produzioni, le linee vocali attualissime e per nulla scontate, una capacità di scrittura spaventosa sono i punti di forza di un’artista inimitabile. Riservata, agguerrita, delicata vocalmente ma non nella scrittura, non innamorata del palco ma stacanovista della produzione musicale, perfezionista nel suo lavoro fino allo sfinimento, Milena fa e disfa i suoi brani, quasi in modo ossessivo. Quando raggiunge il livello che ricercava e conclude il lavoro avviene quasi una liberazione per lei. Subito si mette a lavorare sul prossimo progetto e del precedente non vuole saperne più nulla.

Questa forma di “sfinimento” artistico è molto particolare e non è assolutamente un’anomalia nel mondo musicale.

Nei suoi dischi e nei suoi brani si sente che nella fase di produzione tutta Milena è si è dedicata a quel progetto, in una forma probabilmente estenuante.

Dalla riservatezza del suo quartier generale, a determinati intervalli di tempo ci giungono alcune demo che risultano incredibili fin dal primo ascolto.

Trip-Hop, elettronica, atmosfere liquide e sognanti, labirinti freddi e fumosi, tutto questo fa della produzione di Milena Medu un fiore all’occhiello della nostra realtà editoriale che siamo incredibilmente entusiasti di poter rappresentare e supportare con le nostre attività editoriali e creative.

Dopo gli album “Leak” e “Douchette” del 2019 e “Premonition” del 2020 ha rilasciato per Mold l’ep “M” del 2021, da cui è stato estratto il brano “Made Up” per la realizzazione del videoclip ufficiale. Il disco è estremamente compatto nella sua formula breve di soli tre brani, ma offre già in pochi minuti molti degli scenari musicali possibili provenienti dalla personalità variabile dell’artista.

Il singolo “Fare To Serve” uscito a fine 2021 cambia già prospettiva portando l’elettronica e la ritmica ad essere nuovamente protagonisti rispetto alle sonorità più melanconiche e liquide di “M”.

Tuttavia, sapendo quello che è il modus operandi dell’artista, sappiamo che l’unica riga di storia musicale e produttiva che le interessa è quella che non è ancora stata scritta, pertanto senza dilungarci troppo restiamo in attesa del prossimo singolo ed EP per lasciarci nuovamente stupire e trasportare nel suo personalissimo mondo parallelo.